6 Giugno _ distro a Como
Posted: Giugno 5th, 2015 | Author: alleradici | Filed under: General | Commenti disabilitati su 6 Giugno _ distro a Como
COMO:APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE CONTRO L’OMO-TRANSFOBIA DELLE SENTINELLE IN PIEDI
SABATO 23 MAGGIO
ORE 16.30 A COMO
(Luogo esatto e maggiori info a breve)
Diritti, uguaglianza e autodeterminazione per tutt*.
Contro le veglie della paura, contro omo-transfobia, contro sessismo e misoginia: contro tutti i fascismi e la loro violenza.
Ancora una volta, sabato 23 Maggio, le Sentinelle in piedi saranno in piazza a Como con una delle loro veglie, silenziose ma non per questo meno violente, per ribadire pubblicamente il consueto messaggio politico di odio, intolleranza e oscurantismo.
Ma chi sono le Sentinelle in Piedi? Nel loro sito sostengono di battersi contro il DDL Scalfarotto contro l’omofobia.Si dichiarano una minoranza discriminata perché con questa norma, sostengono loro, non potranno piú dire pubblicamente di essere contrari ai matrimoni omosessuali. Definiscono come “orfani” i figli di coppie omogenitoriali. Si battono contro “l’ideologia del gender”, etichetta che hanno inventato per dare un nome a ció che non conoscono, non capiscono, fa loro paura.
Si definiscono come apartitici e aconfessionali, ma il loro é in realtà un marchio che si lega a gruppi cattolici fortemente conservatori come AlleanzaCattolica e vicino a gruppi di estrema destra come ForzaNuova e Casa Pound, con cui in diverse città collaborano.
Lo scorso Gennaio gruppi di studenti e singoli hanno provato a manifestare contro la loro vergognosa iniziativa a Como, ma sono stati subito fermati da polizia e carabinieri, che erano schierati in difesa della veglia, vedendosi ritirati gli striscioni e richiesti i documenti.
I giorni seguenti, i media locali hanno dato ampio spazio alle lettere di sentinelle in piedi che si dichiaravano vittime minacciate e perseguitate per le loro idee ed opinioni.
Crediamo che tutto questo non possa passare nel silenzio e che una risposta forte e rumorosa sia DOVEROSA e NECESSARIA, anche in una città troppo spesso silente ed indifferente come la nostra.
Crediamo sia inaccettabile che si definiscano vittime perseguitate per le loro idee, quando quotidianamente in tutto il mondo vi sono persone discriminate, emarginate, vittime di violenza, spesso imprigionate o condannate a morte, per il loro orientamento sessuale e per la loro identità di genere.
Pensare che quello delle sentinelle in piedi sia un fenomeno ristretto e marginale, a cui non vale la pena prestare attenzione è un grave errore, poichè purtroppo il loro messaggio si colloca e si lega ad un segno politico la cui legittimità culturale purtroppo cresce e colpisce.
Colpisce le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e transessuali, allo scopo di bloccare ogni possibilità di riconoscimento di diritti di cittadinanza, accesso al welfare ed uguaglianza.
Colpisce, oggi come ieri, le donne, il loro diritto alla libertà e all’autodeterminazione, in un paese in cui, a suon di Movimenti per la vita e obiettori di coscienza, sono riusciti a far diventare l’interruzione di gravidanza un’odissea medico-istituzionale umiliante e violenta.
Un disegno che colpisce il diritto alla formazione nella scuola pubblica, mobilitando anche lì l’oltranzismo contro la fantomatica “ideologia del gender” e contro ogni tipo di educazione all’affettività, alla sessualità, alla conoscenza e libera sperimentazione di sé.
Un disegno che colpisce tutte e tutti coloro che si riconoscono in un’idea di società libera, solidale, aperta e realmente antifascista.
Per questo Vi invitiamo fin da ora a prendere parte alla mobilitazione prevista per Sabato 23 Maggio a Como, data in cui è prevista la prossima veglia delle sentinelle in piedi.
A breve seguiranno maggiori info e dettagli.
Per maggiori info: radici@inventati.org
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Da Como:
Prendere la strada lariana Como-Bellagio in direzione di Bellagio.
Andare sempre dritti fino al cartello del paese Faggeto Lario.
Proseguire fino a quando sulla destra si trova una grande salita con indicazioni delle frazioni Molina – Lemna – Palanzo.
Salire e andare sempre dritti, superando prima la frazione di Molina e poi quella di Lemna. Proseguendo sempre dritti arriverete a Palanzo, l’ultimo paese, e la strada finisce in un parcheggio, dove potrete lasciare la macchina.
Parcheggiate e salite a piedi per la strada in porfido fino alla chiesa.
Costeggiate la chiesa, e dietro al lavatoio troverete la sede dove si svolge la serata.
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Ogni anno con l’arrivo della Primavera, migliaia di rospi escono dal letargo e scendono pian piano dai monti, per raggiungere le acque del lago, per potersi riprodurre.
Nelle notti ancora fredde, spesso bagnate di pioggia, se ci si siede in silenzio ai piedi del bosco, lontano dal rumore delle auto e delle città, li si sente muovere nel sottobosco, avanzare a piccoli passi, lungo le pendici della montagna.
Purtroppo, sul loro cammino, una strada asfaltata, l’unica che collega tutti i paesi di questa riva del lago e quindi abbastanza trafficata specie nelle prime ore di buio, col rientro serale.
E cosí, a pochi metri dalla meta, per molti di loro il viaggio si interrompe nella frazione di un secondo, schiacciati dalle ruote delle auto, e ció che resta è un tratto d’asfalto ricoperto di sangue e cadaveri.
Se le colonie di rospi su questa riva del lago non si sono ancora estinte del tutto, è merito di gruppi /singoli individui – spesso provenienti da fuori provincia! – che ogni anno si armano di torce, guanti e secchi e passano ore e ore di notte a raccogliere rospi togliendoli dalle strade e permettendo loro di raggiungere le acque del lago senza venir investiti.
In un mondo in cui la guerra dell’ uomo alla vita selvatica procede con un ritmo e una velocità devastanti, in cui ogni giorno scompaiono interee aree di foreste, e con esse si estinguono per sempre specie animali e vegetali, un mondo che diventa sempre piu’ difficile da immaginare senza cemento, auto, autostrade, industrie e tecnologia, crediamo nel profondo valore di singoli atti, seppur silenziosi ed invisibili, come quello di raccogliere nel palmo della mano un piccolo rospo, e portarlo dall’ altro lato della strada.
Como: NoLifeElectric nel Lago!!!
L’opera “The Life Electric” di Daniel Libeskind, dovrebbe sorgere nel mezzo del lago di Como, installata davanti alla città al termine della diga foranea.
Si tratta di una struttura rivestita di fibra di carbonio, alta 17 metri e composta da due lame verticali che reggono al loro interno due curvature.
E sebbene il direttore tecnico della Libeskind design ci tenga a sottolineare che “non è un oggetto che vuole sovrapporsi con arroganza al territorio”, essa altererebbe e deturperebbe in maniera significativa il paesaggio, già sofferente dopo anni di paratie, cantieri, muri in cemento e transenne lungo il nostro lago.
Crediamo che se davvero ci fosse la volontà di valorizzare e migliorare la città, si dovrebbe partire dal recupero del patrimonio esistente, dalla riabilitazione di intere aree che da anni sono abbandonate e transennate, dalla bonifica di spazi contaminati da amianto e sostanze tossiche, dalla difesa delle poche aree boschive sempre piú minacciate dal cemento e dall’ edilizia, dal restituire alle persone spazi verdi e di libera aggregazione in una città soffocata da smog, traffico ed edilizia irresponsabile.
Il sindaco parla di “grande opportunità” per la città, ma noi crediamo che sia solo l’ennesimo caso di scelta autoritaria irresponsabile imposta dall’ alto ad un territorio.
Il costo complessivo per l’istallazione è stato stimato intorno a 1 milione di euro, e i promotori confidano di inaugurare l’opera in coincidenza con l’apertura di Expo, anch’esso “grande evento” imposto dall’alto ad un intero territorio.
La città di Como, il suo Lago e i luoghi meravigliosi che sorgono lungo tutto il Lario, non hanno certo bisogno di una statua di 17 metri per essere valorizzati, ma piuttosto di serie e responsabili politiche di recupero del patrimonio e di tutela del territorio e delle acque, sempre piú contaminate ed inquinate!
Sul sito del comune si legge che l’opera sarebbe “profondamente contestualizzata all’ambiente” (http://www.comune.como.it/citta/libeskind.html) ma vorremmo che fossero gli abitanti a valutare se è davvero cosí e non una ristretta commissione di politicanti riuniti nelle mura dei palazzi del potere.
Le critiche sono state subito messe a tacere dall’amministrazione, nascondendosi e giustificandosi dietro al fatto che si tratterebbe di un’opera artistica il cui valore non è per tanto valutabile a priori dai cittadini.
riceviamo a diffondiamo
X° Incontro per la Liberazione Animale
c/o Campeggio La Pinetina, in Località Casone Ugolino, Donoratico (Livorno)
Scopo e spirito di questa iniziativa è il desiderio di fermarci a riflettere sulle basi teoriche e sulle differenti formule strategiche e operative del movimento per la liberazione animale: come si relaziona con il mondo che lo circonda e con altri movimenti di liberazione e critica sociale? Come si rapporta con le persone, e con le persone attraverso i nuovi mezzi di comunicazione? In che modo si relaziona con le realtà che sfruttano gli animali e con gli animali stessi? In che modo si relaziona con le realtà che sfruttano gli animali e con gli animali stessi? L’Incontro per la Liberazione Animale è, nella sua ormai lunga storia, più che un invito ad ascoltare teorie di altri, l’occasione per partecipare ad un laboratorio in cui costruire insieme un movimento più consapevole.
riceviamo dal Coordinamento Liber*Selvadec:
2° BICICLETTATA CONTRO GLI ALLEVAMENTI DI VISONI
Il Coordinamento Liber* Selvadec vi invita, sabato 19 Ottobre, a una nuova giornata di mobilitazione contro l’apertura degli allevamenti di visoni nella provincia di Bergamo e Cremona.
I paesi di Antegnate e Misano, sede dei progetti di allevamento, saranno attraversati da una rumorosa Critical Mass con l’obiettivo di ribadire la ferma opposizione a questi progetti di sfruttamento dell’uomo sugli altri animali e dell’uomo sulla Terra.
Ci troviamo, ognun* provvist* di bicicletta, alle 10.00 davanti al comune di Antegnate (via Dante Alighieri). Poi, pedaleremo in direzione di Misano e, durante il percorso, ogni paese, auto e passante sarà informat* su quello che accade nei territori della bassa bergamasca e sulla necessità di agire per le liberazioni animali.
Durante il percorso, ci sarà un momento di ristoro con alimenti provenienti da coltivazioni locali e biologiche, liberi da pratiche di sfruttamento animale e della terra.
Per chi parte da Bergamo, il ritrovo è alle 9.00 al parcheggio della Malpensata (via San Giovanni Bosco).
Ogni voce, suono, cartello, messaggio che porteremo con noi, renderà più comunicativa la nostra iniziativa: vi invitiamo a portare con voi qualsiasi strumento rumoroso e/o cartelli a tema, di vostra fantasia.
Chi fosse sprovvisto di bicicletta e/o avesse altre esigenze, ci contatti.
Coordinamento Liber*Selvadec
Bergamo, 29 Settembre 2013
Per informazioni e adesioni:
riceviamo e diffondiamo:
Resoconto IX Incontro di Liberazione animale e invito
Vi invitiamo a leggere il resoconto del nono Incontro di Liberazione Animale, e a partecipare all’appuntamento di Novembre (le cui coordinate trovate in fondo a questa pagina) per riflettere su quello che è stato l’Incontro quest’anno e quello che potrebbe essere l’anno prossimo.
Il nono incontro nazionale di liberazione animale è stato progettato in modo differente rispetto agli anni scorsi, proponendo le riunioni organizzative come momenti allargati e aperti e pubblicizzando le riunioni pubblicamente.
Il gruppo organizzatore, liberamente formato da individui e gruppi che hanno deciso di prendersi cura dell’iniziativa (l’invito a partecipare a questa fase progettuale era stato divulgato a pressochè tutte le realtà antispeciste italiane), ha pensato di sviluppare questo importante momento di confronto collettivo più sull’approfondimento di alcuni “nodi” pratici e teorici che su questioni prevalentemente pragmatiche che hanno contraddistinto le edizioni precedenti.
Il programma della tre giorni, che nel flyer già proponeva le tracce-riassunto di quelle che sono state le appassionate discussioni, è stato progettato per dare modo ai partecipanti di analizzare il senso di alcune parole-chiave (abolizionismo, liberazionismo, rifugi, privilegio, controllo, politicità, violenza/nonviolenza, tecnologia, solidarietà, azione diretta, liberazione animale,…) su cui spesso non c’è confronto nè chiarezza e che spesso segnano e condizionano profondamente le diverse pratiche del nostro rapportarci alla questione animale e a tutte la altre lotte di liberazione.
Durante i due giorni di serrate discussioni (forse in futuro occorrerà lasciare più tempo libero tra un tema e l’altro), a cui hanno partecipato complessivamente circa 200 persone, si sono visti volti nuovi (sia tra i relatori che tra i partecipanti) e ci sono stati molti attivisti che hanno preso la parola; segno, questo, di un clima accogliente e di orizzontalità del dibattito (oltre che dell’interesse degli argomenti trattati) che hanno favorito il dialogo e il confronto.
La ricchezza e la novità delle riflessioni emerse daranno vita nei prossimi mesi ad un opuscolo cartaceo che raccoglierà i vari interventi dei partecipanti. L’intenzione degli organizzatori è quella di presentare e diffondere l’opuscolo (dopo aver sbobinato tutte le discussioni e averne fatto un riassunto puntuale) in occasione di un prossimo incontro invernale che avrà lo scopo di riprendere il filo dei pensieri e delle discussioni fatte fin qua, valutare criticamente i risultati del lavoro svolto finora, cercare di coinvolgere più persone possibili nella progettazione del 10° incontro previsto per la prossima estate.
Crediamo che, anche nelle differenze di percorsi, nelle diverse modalità con cui si progetta il proprio attivismo, nelle diverse sensibilità, o proprio grazie a queste differenze, sia auspicabile (e possibile) un confronto schietto e diretto tra le varie componenti della “galassia antispecista”.
Chi ha partecipato si è potuto soffermare a riflettere e a spiegare agli altri il suo punto di vista su questioni che troppo spesso diamo per scontate o che abbiamo archiviato nella nostra mente in maniera approssimativa e/o definitiva, pressati troppo spesso, dalla necessità di agire con urgenza e di trasformare immediatamente le idee in prassi. A volte occorre anche prendere
la prassi e trasformarla in idee, analizzando, approfondendo, criticando, per poi trasformarla in una prassi migliore, meglio diretta o più efficace.
Se è vero che uno dei limiti di questo incontro è stata la mancanza di uno spazio su cui confrontarsi per una fase operativa (le approfondite analisi non sono sbocciate in progetti concreti anche perchè non era previsto uno spazio temporale in cui questo potesse avvenire) è anche vero che ci vuole sempre un po’ di tempo per sedimentare i pensieri e le suggestioni che davvero speriamo siano nate in ognuno di noi durante l’incontro.
Se in alcune circostanze, e su temi spinosi, il confronto e la critica sono stati caratterizzati da momenti di tensione e di disagio, crediamo che davvero tutti abbiano sempre cercato di riflettere con sincerità e onestà, tentando di prescindere da rancori personali o idiosincrasie tra gruppi che creano, da differenze effettive più o meno marcate e rilevanti, insormontabili ostacoli
di comunicazione.
Ci auguriamo che le persone e soprattutto i gruppi che non hanno partecipato o hanno deciso di non partecipare all’incontro (per impedimenti occasionali o per motivazioni ideali che purtroppo non sono state espresse e sono rimaste oscure allo stesso gruppo organizzatore) decideranno di partecipare ai prossimi appuntamenti per poter arricchire con le loro esperienze, progetti e idee il frastagliato movimento di liberazione animale.
Vorremmo ringraziare i 4 fantastici cuochi che hanno dedicato il loro tempo a sfamarci e il presidio NoTav di Venaus che ci ha ospitati mettendo a disposizione le strutture e il campeggio. I soldi raccolti attraverso il contributo per i pasti (circa 700 euro) sono stati devoluti, come già deciso prima dell’incontro, al movimento NoTav per le spese legali degli attivisti.
Per continuare nel percorso intrapreso e non relegare l’incontro all’interno di una parentesi, invitiamo chiunque abbia voglia a partecipare alla riunione aperta che si terrà domenica 10 novembre per ragionare assieme su quanto affrontato alla 3 giorni, proseguire con le riflessioni, condividere proposte pratiche.
DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 11:00
c/o Spazio Libertario “Sole e Baleno” – Cesena
Per arrivare: http://spazio-solebaleno.noblogs.org/come-raggiungerci/